All’improvviso arriva il temporale emotivo, accende la rabbia in uno dei due individui che ho vicino e, come un cero, l’uno accende l’altro. L’aria si fa elettrica.
Si alzano le voci e come lampi e tuoni ci sono degli scontri. Rabbia, sfide, prese di potere, ricatti… è lotta!
Dopo qualche minuto mi stavo sentendo male, anche se non ero direttamente coinvolto: patisco i temporali!
Li conosco bene questi fulmini, anche se non mi fanno bene, li sento. Noto la voce che prevale di più, noto la seconda che comunque non vuole farsi prevaricare!
C’è un interruttore, mi accorgo di un interruttore che scatta e che, in qualche modo, fa perdere il controllo. È un interruttore che abbiamo dentro.
C’è nell’aria e nell’interiorità la voglia di fare più male dell’altro, di distruggere l’affronto, di fare pentire “il nemico” di aver attaccato o di aver sfidato il tuono del controllo.
C’è aggressività. C’è distruzione. C’è un forte scontro difficile da arrestare; nessuno molla “la presa”.
Con il tempo ho assorbito queste energie. Ci sono spesso temporali qui.
L’interruttore emotivo, è lui che regola l’emozione! Riconosco che non è ovunque tempesta e che ci sono degli angoli di paradiso che hanno tutt’altra energia!
Riconosco quanto cattive e violente siano le saette che si scontrano tra loro e quanto in basso colpiscano.
C’è un io migliore in tutto questo, bisognerebbe solo regolare l’interruttore. C’è saggezza e amore in noi, se lo vogliamo; nessun mio, nessun tuo, nessun peggiore o migliore ma nostro.
Passata la tormenta si ricrea finalmente la calma.
Che azzuffate, mi viene da pensare!
Non è mai troppo piacevole quando “il tempo si guasta”.
I danni del temporale non passeranno in fretta ma ci vorrà il suo tempo. Alcune volte purtroppo i danni possono essere anche permanenti ovvero non riparabili.
Parte tutto dall’interruttore emotivo che regole l’energia dei flussi energetici e sentimentali che scorrono in noi!
Mi accorgo così che tra le tante energie che possiamo prendere ci sono frequenze migliori della tempesta.
C’è di meglio del desiderare di fare più male, di essere i più forti e quindi di invocare la distruzione.
La risposta è l’iniziare a chiedersi come possiamo essere migliori, quale sia il vestito che (ci) vuole più bene.
Potrebbe essere più importante essere rispetto al vincere.
Mai perdere noi stessi e i nostri valori.