Caro Me, ti dedico una coccola: nessuno ti conosce bene come ti conosco io!

Nessuno ti ama e ti sopporta come Me perché Noi parliamo sempre, ci siamo sempre e non ci abbandoniamo mai! Ci vogliamo tanto bene!

Siamo parte di una natura interiore ed esteriore il cui insieme forma un io; Il mio è sicuramente unico e speciale con i suoi vantaggi e molti svantaggi 🙂 

Dentro di me vive una natura fragile ma qualcuno sostiene anche forte. Il fiore è una bellezza rara con la sua forza e con la sua fragilità che lo rendono vivo! All’inizio di quest’anno ho scelto, non a caso, proprio un fiore per rappresentare la versione di questo mio blog dove mi racconto.

Per la prima volta in tanti anni, questo agosto non mi vede al mare! Nonostante le numerose difficoltà di questo difficile periodo, riesco, in una passeggiata (tra le case e qualche albero di città) a trovare poesia.

Oggi è stata una giornata particolare, ho dormito poco stanotte per via di un forte temporale che mi ha svegliato e mandato alla ricerca della gatta che dormiva fuori.

Una volta trovata l’ho portata nella mia cameretta e abbiamo passato un po’ di tempo insieme. Calmato il tempo l’ho riportata fuori e ho cercato di riprendere il sonno. Questa mattina diciamo che non ero pienamente sveglio e in forma ma la giornata è trascorsa comunque bene.

Verso sera un’energia già attiva in questi giorni, è venuta a farmi visita scompigliando, ancora, i miei delicati “equilibri”. C’è una frase che ho letto poco fa e che riassume un po’ l’amarezza del bianco e nero che vedo intorno: << le cose non vanno spesso come credi >>. 

Ogni tanto dipingo qualche castello in aria e poi il castello non c’è. In realtà in passato facevo molto di più questa cosa con maggiore intensità. Ora credo che questa tendenza sia diventata minima perché la candela della speranza in qualcosa di bello, non si spegne mai! Non voglio lasciare che si spenga: deve vivere, come la vita!

Per fortuna a contrastare il male di questa sera è arrivata la visita del bene.

Se da una parte ci sono trappole a agguati, dall’altra ci sono fiori e farfalle.

La serata non è andata male anche se mi sono preparato per un incontro che per la seconda volta non c’è stato. 

Peccato perché nonostante il cuore mi battesse a mille, mi ero preparato proprio bene; talmente bene che il buco nell’acqua è diventato in realtà una buffa e non sgradevole passeggiata. Di sicuro mi ha fatto meglio che restare in casa e, qualcuno, si è perso quel magnifico Me!

Un Me che sa amare, un Me che si regala una carezza. Un Me che resta cortese nonostante la scortesia.
Un Me che non chiude facilmente definitivamente le porte ma che anche non è intenzionato a diventare come un pallone che viene calciato in più direzioni.

Queste foto di fiori mi ricordano di tornare alla fortuna di poter sognare e dipingere dove non c’è colore. La mancanza di colore è data dalla mancanza di empatia e di sentimento che vedo e percepisco intorno a me. Le persone più speciali sono nascoste nel paesaggio, non si fanno notare; hanno un passo felpato e sempre rispettoso.

Mi abbandono a quell’universo e a quella natura che mi ha visto imparare a regalarmi da solo mille carezze.

Guardo a quel lato colorato della vita che potrebbe essere ma non è, perché esseri superficiali hanno inondato il dipinto di bianco e di nero spegnendo le loro emozioni, il rispetto verso sé e verso il prossimo.

Io scelgo di concentrarmi su quel fiore e su quella natura accogliente perché un mondo irrispettoso e che si diverte ridendo degli altri o focalizzandosi sulle parti peggiori, non è l’idea di zona di comfort che ho.

Questa è stata in breve la mia giornata di oggi, adesso spengo tutto e cerco di recuperare il sonno perso 😎 

Categorie: Blog

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