Tra pochi minuti scatterà sul calendario il 31 agosto. Fra pochi minuti sarà già una buona ora per andare a dormire già nel nuovo giorno; l’ultima notte qui.
Lascerò finalmente questo scomodo letto e i ragni violino tenuti ora lontano con del veleno. Arriverà presto settembre e, i servizi medici (e non), riprenderanno a funzionare!
Potrò tornare a spostarmi con la mia auto, anche se la uso molto poco perché poi non so mai bene dove andare, non so bene dove sto bene.
Su una striscia di carta sbarro il penultimo giorno, il 30. Ormai siamo quasi al 31, mancano pochi minuti e dopo questa dormita, la prossima sarà in nave.
In questi ultimi giorni ho aspettato tanto di partire, di poter tornare e, finalmente arriva l’ora. Come previsto, si accende un po’ di nostalgia che cresce man mano. Nostalgia verso quest’estate che se ne va. Non sono avvenuti gli incontri e gli attimi magici che mi abbiano fatto sentire sollevato dal peso di questi ultimi periodi.
Apprezza Marco, apprezza quello che è stato. Apprezza che sei partito e che ora riesci a tornare!
Con il ritorno si spengono le voci di turisti esteri in visita qui. A volte è davvero piacevole sentire uno spruzzo di Francese, di Tedesco o di Inglese perché mi fanno immaginare altri mondi, altre dimensioni che poi fanno anche parte della stessa.
Che cosa mi aspetterà a settembre?
Mi peserà ritrovarmi nelle mie quattro mura dove sono prigioniero e che quando le lascio mi ritrovo a disagio? Eppure i sogni di un isola felice rimangono e continuano, di tanto in tanto, a venirmi a trovare.
Sulle note di musica estiva saluto l’estate 2023!