Umanità ed energia
“È difficile stare al mondo… quando perdi l’orgoglio“
(Mahmood – Soldi)
Novembre è forse il mese dell’anno che preferisco tuttavia da due settimane il mio corpo mi sta mandando segnali di malessere caratterizzati da mal di testa, giramenti, nausea e qualche altro acciacco.
Cosa fare quando ci sentiamo poco bene e non riusciamo ad aiutarci in autonomia? Sono andato dal medico di famiglia che, per quanto gradevole, per quanto mi rassicuri e riesca a farmi sentire a mio agio in un ambiente in cui non lo sono certamente mai, non è riuscito ad essermi di grande aiuto. Nei giorni successivi ho continuato a non sentirmi bene!
Questa settimana avrei avuto, in via eccezionale, due cene al ristorante con una compagnia che non volevo perdere. Energeticamente volevo uscire dal mio guscio e dalla mia salitudine per cui, avevo accettato ma, più mi avvicinavo e più continuavo a non sentirmi bene!
Ieri, verso l’ora di pranzo, ho chiamato uno studio di chiropratica, punto di riferimento di mia mamma e, ho preso appuntamento per il pomeriggio. Nei giorni scorsi, dal medico di famiglia avevo percepito la possibilità di avere tensioni e contrazioni zona collo e schiena e, pensandoci, avevo e ho male anche ad un ginocchio.
La mia auto era ferma da giorni, ho anche rimandato due volte l’igiene dentale che ora è stata riprogrammata a metà dicembre. Non ero più uscito di casa. Dove vado, cosa faccio? Il mio mondo è la mia stanza e il mio spazio qui… perché fuori sento e vivo solo disagio e mancanza della libertà di potermi esprimere.
È un mondo complicato, anche se lo è anche il web!
Arrivato in studio di chiropratica ho ritrovato un ambiente accogliente ed energeticamente particolare a partire dall’accoglienza e dall’energia della segretaria. Sono stato fatto accomodare in una saletta per una breve attesa e, con mia sorpresa, dopo un po’ è arrivata una voce maschile che non mi aspettavo.
Ho incontrato così un viso e degli occhi gentili che mi hanno accolto una seconda volta, mi hanno brevemente interrogato e ascoltato per poi iniziare la seduta: un viaggio verso il rilassamento e la consapevolezza, direi.
Mi viene difficile spiegare quello che accade quando ci si corica su quel lettino. Pancia in giù, cavalcioni e poi seduti. In alcuni momenti in cui si è a pancia in giù sembra di volare sopra un manto di nubi candide, leggere.
I minuti trascorrono e sembra di sentire che man mano si acquisisce una maggiore consapevolezza del proprio corpo, di sé. Sembra di vedere delicatamente aprirsi una tenda in cui c’erano alcuni aspetti a cui non davi peso ed importanza e adesso sono lì, che ti parlano.
Non ci sei solo tu ma c’è anche la buona energia della persona che ti sta trattando. Sparisce la solitudine e prende voce un certo desiderio di ritrovare una strada, forse quella del proprio posto nel mondo.
Dopo la seduta sono rientrato a casa e alla sera sono riuscito ad affrontare l’uscita al ristorante. Questa sera dovrei avere il secondo appuntamento (al ristorante) e nella nuova settimana che verrà tornerò allo studio di chiropratica. Proviamo a prenderci un po’ cura del proprio se, ho bisogno di ritrovare anche solo un briciolo di benessere.
Durante la mia breve chiacchierata con il ragazzo della chiropratica è spuntata fuori la domandona di questa società: che lavoro fai o di cosa ti occupi? La mia risposta è che sono disoccupato da un bel po’ di tempo e la verità è che il lavoro, così come il mondo fuori dalla mia stanza, mi fa sentire enormemente a disagio.
Ecco il significato della frase citata all’inizio di questo mio scritto; senza lavoro, senza occupazione è difficile capire quale sia la posizione in questo mondo e può mancare un po’ l’orgoglio. Per molti lavoro è uguale a dignità, autonomia. Per molti è l’identificazione di una parte importante del proprio sé, forse perché dovrebbe essere la propria arte e passione di esprimersi mentre invece spesso non lo è. Forse il lavoro dovrebbe essere l’espressione di qualcosa che ci fa stare bene e non male come è scolpito nella mia testa.
Soldi, soldi… e ancora soldi in questa società. C’è sete di soldi e di potere. Apparenza… apparenza che ieri mi sono sentito addosso. Questo mondo mi ha un po’ distorto, mi sono lasciato distorgere anche io rispetto a quello che è veramente importante.
È l’ora di smuovere qualche energia senza averne paura perché dev’essere qualcosa di bello potersi riscoprire e ritrovare. Accorgersi che magari possiamo cambiare vestiti perché quelli che indossiamo appartengono ad un passato energetico che è di nuovo da cambiare come una muta che ha bisogno di essere lasciata.
Umanità ed energia (quelle buone contrarie al male), ecco il percorso che mi può fare stare meglio!
Domenica difficile
È una domenica difficile, fine di una settimana che non mi ha visto star bene: mal di testa, giramenti, nausea. Giovedì sera un forte mal di testa che si è alleviato il venerdì per poi diventare una sensazione di peso e stordimento la sera. Sabato è andata ancora abbastanza bene mentre oggi mi sento di nuovo in tilt.
Nei giorni scorsi ho preso della Tachipirina che però oggi non volevo ripetere e così ho optato per un’Aspirina effervescente con vitamina C. Non ha però migliorato i miei sintomi!
Nel tardo pomeriggio mi sono deciso a provarmi la pressione, pur sapendo che in genere, quando ci provo, mi salgono ansia e battiti e così infatti è stato. Mi è venuta la tachicardia nel vedere il monitor della macchinetta e nel pensare che da qualche giorno mi sento meno bene del solito!
Oggi è domenica, non c’è il medico della mutua! È l’unico con il quale riesco a sentirmi più a mio agio. A volte il pensiero che possa andare in pensione mi preoccupa davvero; il mondo è un caos là fuori. Dalla guardia medica non mi trovo, evitiamo poi di parlare dei pronto soccorso dove la mia ansia scoppia! Anche in farmacia ho difficoltà a prendere la pressione: mi agito e risulta sempre alta.
Ho dovuto ritirare la macchinetta della pressione e calmarmi. Mi sono di nuovo agitato al pensiero di chiamare la guardia medica, di chiedere un parere prima di domani e prima che scenda la notte ma, mi devo calmare e non agitare quindi devo mettere da parte quest’idea, almeno per adesso.
Ho preso il saturimetro; in genere questo strumento riesco ad utilizzarlo senza agitarmi e posso vedere l’ossigenazione nel sangue e anche il diagramma dei battiti. Appena l’occhio legge 93 già un po’ di ansia mi sale: sono abituato a vedere 98 o 99 e da 93 scende a 91. Meglio cambiare dito e respirare!
Ora il saturimetro segna 99 ma i battiti sono saliti a 101 al minuto, il diagramma dei battiti non è quello che vedo di solito quando sono calmo. La tachicardia peggiora, devo spegnere il tutto e concentrarmi su altro.
Starò meglio, è solo un momento (devo pensare). Magari mi immagino un medico amico qui vicino che mi rassicura in un ambiente tranquillo, non affollato, silenzioso. Qualcuno di fiducia che alla domenica non c’è ma che posso immaginare. Conosco qualcuno che è medico ma starà trascorrendo la sua domenica, non mi sento proprio di saltare fuori io come se mi fosse dovuto un servizio a domicilio.
Se il solo prendermi la pressione mi fa avere un vero attacco di tachicardia come è successo oggi, beh… “sono messo molto bene”.
Sentirsi “a casa” o anche meglio
🏳️🌈
🫥 Chi conosce davvero quella forte sensazione di disagio e di malessere che può nascere e crescere quando non ci si sente accolti dall’ambiente circostante?
✨
Se la conosci capirai con me quanto sia importante creare un ambiente di comfort, accoglienza, di libertà e rispetto che sappia valorizzare il singolo o la singola realtà per quanto unica e speciale!
😍
Tutti noi abbiamo bisogno di vivere sentendoci riconosciuti, amati, accettati e apprezzati per quello che siamo, per la nostra vera natura che non deve necessariamente essere quella che vorrebbero gli altri!
💢
Il genere umano ha in genere la tendenza a proiettare i propri desideri e le proprie volontà su ciò che lo circonda e, proprio questa tendenza può mancare di rispetto e di accoglienza a chi ci sta vicino.
🏠
A volte la zona di comfort in cui ci sentiamo sicuri è la casa, altre volte non lo è!
Questo spazio vuole accogliere tutti, nel rispetto, nella libertà, nell’empatia che meglio ci caratterizza come esseri viventi che provano sensazioni ed emozioni!
Includere tutti suona come un bel pensiero ma non è facile quando “questi tutti” possano includere realtà e atteggiamenti che si recano fuori dai nostri valori e dalle nostre misure che riteniamo accettabili.
È difficile o forse impossibile rimuovere del tutto la tendenza che abbiamo al giudizio perché probabilmente ci capita di giudicare anche quando non ce ne accorgiamo e di farlo anche con noi stessi medesimi oltre che con gli altri.
L’intento di questo spazio è quello di creare una dimensione di amore, accettazione, accoglienza, benessere e comfort e di cercare di rimanere aperti alle diversità e di vederle come arricchimenti.
Magari due diversità che si incontrano scoprono poi di non essere così diverse e di avere molto in comune!
🛑
In questo spazio si contrasta la violenza, il bullismo e ogni forma di discriminazione poiché nociva, dannosa e contraria al rispetto della vita.
🌈
L’acronimo LGBTQIA+ incluso nel piè di pagina (footer) di questo portale rappresenta un insieme di identità legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, includendo vari modi in cui le persone si identificano.
Ecco una descrizione delle lettere e dei significati associati:
L (Lesbica): Donne che provano attrazione romantica o sessuale per altre donne.
G (Gay): Uomini che provano attrazione romantica o sessuale per altri uomini. A volte, il termine “gay” può essere usato anche in modo generico per indicare tutte le persone attratte da persone dello stesso sesso.
B (Bisessuale): Persone attratte sia dal proprio sesso che da altri, senza preferenze esclusive.
T (Transgender): Persone la cui identità di genere non corrisponde al sesso assegnato alla nascita. Possono identificarsi come uomini, donne o con un’identità di genere diversa.
Q (Queer): Un termine ampio che include persone che non si identificano nelle categorie tradizionali di orientamento sessuale e identità di genere. “Queer” è stato in passato un termine dispregiativo, ma è stato riappropriato dalla comunità.
I (Intersessuale): Persone nate con caratteristiche fisiche che non rientrano nelle definizioni convenzionali di maschio o femmina. Possono avere variazioni genetiche, cromosomiche, ormonali o anatomiche.
A (Asessuale): Persone che non provano attrazione sessuale per altri. Alcuni possono avere comunque attrazioni romantiche.
+: Rappresenta altre identità e orientamenti sessuali e di genere non inclusi nell’acronimo, come le persone non binarie, pansessuali, agender, demisessuali, genderfluid, e altre.
Questo acronimo è in costante evoluzione e riflette la diversità delle esperienze e delle identità che compongono la comunità.
Tu si que vales 2024: compagnia ed emozioni
Qualcosa che dia calore, amore, emozione, tenerezza, gioia, entusiasmo, compagnia, accoglienza, fiducia… di questo c’è bisogno tra il tanto male che vedo e che percepisco intorno.
In queste ultime settimane ed in questi ultimi giorni mi hanno tenuto compagnia una serie “le ragazze del centralino”, il mio spazio web e il programma “tu si que vales 2024”.
Fortunatamente nella difficoltà c’è, in questi giorni, qualche pausa di luce, di emozione e di calore. Non solo buio, anche luce! Non solo il male, anche qualche borsata di bene!
Il male fa sempre male ma, per fortuna, ad un certo punto si riesce a prendere distanza, ad alzare una barriera e a proteggere il nostro mondo che vuole essere fatto e nutrito delle bellissime parole che hanno dato inizio a questo post.
Anche la visita di un gatto oggi ed in questi giorni, ha contribuito a rendere qualche minuto speciale in mezzo all’aria un po’ acida di città.
Non molto bene
Non molto bene, è così che stanno trascorrendo questi giorni, dalla scorsa settimana solo sabato sono riuscito a trascorrere la giornata senza sentirmi un incendio dentro.
Senza amore, senza affetto, senza passione, interesse, empatia, emozione, sentimento… il cuore si arrugginisce. In questi momenti bui in cui hai intorno più o meno persone ma nessuna in sintonia con te, tocca cercare di darsi affetto e accoglienza da soli ma non sempre è facile. Oggi l’incendio interiore è arrivato a farmi sentire male anche all’esterno, sul fisico e mi sono accorto che necessitavo di darmi qualche carezza e di calmarmi con una camomilla, con del magnesio e con del biancospino.
Viviamo in tempi difficili in cui la tecnologia ci porta a rinunciare all’umano, alla sua parte migliore e curativa che nasce dall’amore, dall’amicizia, dalla comprensione, dalla condivisione e da tante altre diverse qualità.
Ora più che mai, il mio io si divide in due: c’è un me che sta molto male dentro e che arriva a stare male anche fuori ed un altro me che si prende per mano, che “aggancia il cuore” cercando di dare il calore e l’accoglienza che non sente di trovare intorno e dentro se.
Sono gli alti e i bassi della vita.
Mezzanotte è passata, la camomilla e il biancospino, e forse anche il magnesio, hanno fatto un po’ il loro effetto ed il letto è lì che mi aspetta. Dolce notte 🌟🌜.