C’è questo dolore dentro che ancora non si è del tutto acceso perché i pensieri non sanno dove andare e l’animo non vuole credere.
Prima o poi sarebbe accaduto che mi avresti e ci avresti salutato lasciandoci all’avventura di questa vita moderna, così diversa dalla tua che è fatta di altri tempi (1930).
Rosse e vive bacche come i ricordi e le emozioni che ho accanto a te, cara zia Piera.
Mentre scrivo sei ancora qui e tutto intorno mi fa arrabbiare quello che vedo e percepisco ma mi sento impotente… mi sento bloccato e incredulo e qualcosa brucia dentro.
Sono incredulo e anche addolorato di questa trasformazione della vita. Ti voglio bene.